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Don’t look up: una metafora della società attuale

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Consiglio a tutti di vedere il film “Don’t look up” perché è una metafora perfetta della società attuale, che può essere utilizzata con diverse chiavi di lettura.

È un film esagerato e fantascientifico, ma offre spunti di riflessione sulla realtà e stimola il pensiero critico, con una grande analogia con l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo da due anni.

Analogia certamente non voluta, visto che il film è stato ideato nel 2018-2019, e proprio a causa della pandemia, son o state rimandate le riprese per diversi mesi, facendo uscire il film solo oggi.

Quindi la trama è stata concepita ben prima dell’emergenza pandemica, per cui la metafora è stata pensata in riferimento a tutte le altre emergenze globali che periodicamente ci troviamo ad affrontare.

Ma andiamo con ordine.

Prima di tutto estrapoliamo dal film i passi salienti che hanno una analogia con la gestione delle emergenze a livello mondiale, ma descritti esattamente come si sono svolti nel film, sintetizzando la trama del film che potete trovare su Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Don%27t_Look_Up.

L’emergenza “meteorite”

Due astronomi scoprono una nuova grande cometa che colpirà la Terra fra sei mesi, distruggendo qualsiasi forma di vita sul pianeta.

I due si recano alla Casa Bianca per allertare sulla catastrofe, ma la Presidente degli Stati Uniti decide di non occuparsene per calcolo elettorale, segretando la notizia.

Gli astronomi disubbidiscono informando la popolazione in televisione, uno esponendo il problema in modo cauto, l’altro raccontando la cruda verità ma diventando per questo lo zimbello del web.

Per mero interesse politico, la Presidente degli Stati Uniti decide di occuparsi del meteorite, dando  all’astronomo più cauto il ruolo di scienziato di riferimento per tranquillizzare la popolazione.

Inizialmente la soluzione individuata è di tipo tradizionali, colpire e deviare la cometa con bombe nucleari, salvando il pianeta.

Ma l’operazione viene però annullata, preferendo una soluzione innovativa e tecnologica proposta da un’azienda Big Tech, con la collaborazione di scienziati premi Nobel di fama mondiale.

L’azienda Big Tech ha elaborato questa soluzione al solo scopo di ricavarne enormi vantaggi finanziari, senza alcuna verifica scientifica rigorosa.

Il mondo si divide ormai tra chi vorrebbe la soluzione tradizionale che distrugge la cometa in arrivo, e chi invece sostiene incondizionatamente la soluzione innovativa e tecnologica.

Il mainstream, la politica e la scienza ufficiale lanciano lo slogan “Don’t look up”, che significa letteralmente “Non guardare in alto”, anche quando ormai il meteorite è visibile ad occhio nudo.

Fiducia cieca nella scienza e nella tecnologia, anche quando non è sufficientemente testata.

Vi lascio solo immaginare quale sarà l’esito finale.

L’emergenza “sanitaria”

Alcuni scienziati in Cina scoprono l’esistenza di un virus molto letale e ne danno l’annuncio al mondo, sostenendo che è molto pericoloso.

La notizia viene inizialmente sminuita dalla politica per calcolo elettorale e per non allarmare la popolazione, segretando la notizia.

Quando la notizia diventa evidente ed arriva anche in televisione, gli esperti informano la popolazione, alcuni esponendo il problema in modo cauto, altri raccontando la cruda verità, ma diventando per questo lo zimbello del web.

Per mero interesse politico, la politica decide di occuparsi del virus, dando la notizia che si sta già lavorando ad un vaccino che risolverà il problema, per tranquillizzare la popolazione.

Inizialmente la soluzione individuata è di tipo tradizionale, curare subito i malati con farmaci esistenti, anche contro i microtrombi evidenziati dopo le prime autopsie.

Ma le cure vengono vietate in tutti i modi, preferendo la soluzione innovativa e tecnologica del vaccino proposta dalle aziende Big Pharm con la collaborazione di scienziati di fama mondiale.

Le aziende Big Pharm hanno elaborato questa soluzione al solo scopo di ricavarne enormi vantaggi finanziari, senza alcuna verifica scientifica rigorosa.

Il mondo si divide ormai tra chi vorrebbe la soluzione tradizionale che cura la malattia subito, e chi invece sostiene incondizionatamente la soluzione innovativa e tecnologica dei vaccini.

Il mainstream, la politica e la scienza ufficiale lanciano lo slogan “Don’t dubt vax”, che significa letteralmente “Non dubitare del vaccino”, anche quando ormai si è dimostrato non efficace e causa di eventi avversi.

Fiducia cieca nella scienza e nella tecnologia, anche quando non è sufficientemente testata.

Vi lascio solo immaginare quale sarà l’esito finale.

L’emergenza “economica”

Alcuni esperti economici dopo la crisi finanziaria dei mutui subprime nel 2007, scoprono l’assurdità di un sistema economico dove solo la finanza e le banche creano il denaro, e ne danno l’annuncio al mondo.

La notizia arriva alla politica, ma inizialmente esperti e politici sminuiscono il problema, addirittura vengono lanciate le “politiche di austerity” come unica soluzione alla crisi economica.

Gli esperti che sollecitano stampa di moneta per politiche espansive al fine di risolvere la crisi economica, vengono messi alla berlina, per privilegiare l’aumento di tasse, il taglio dei servizi e le privatizzazioni.

Gli esperti provano ad informare la popolazione in televisione, alcuni esponendo il problema in modo cauto, altri raccontando la cruda verità, ma diventando per questo lo zimbello del web.

Per mero interesse finanziario, la politica chiama a risolvere la crisi gli esperti di austerity che convincono la popolazione che ci sarà la ripresa, mentre arriva solo una ripresa per i fondelli.

Inizialmente la soluzione individuata è di tipo tradizionali, creare denaro per aumentare la spesa pubblica, al fine di far crescere l’economia ed innescare la ripresa, salvando il paese.

Ma l’operazione viene però annullata, preferendo una soluzione innovativa proposta dalla Banca Centrale, la creazione di denaro solo per i mercati finanziari con il Quantitative Easing .

Le Banche Centrali hanno elaborato questa soluzione al solo scopo di ricavare enormi vantaggi finanziari per pochi privilegiati, senza alcuna verifica economica rigorosa.

Il mondo si divide ormai tra chi vorrebbe la soluzione tradizionale che crea denaro per aumentare la spesa nell’economia, e chi invece sostiene incondizionatamente la soluzione innovativa del QE.

Il mainstream, la politica e la scienza ufficiale lanciano lo slogan “Don’t look money”, che significa letteralmente “Non guardare al denaro”, anche quando è chiaro che il denaro viene creato.

Fiducia cieca nell’economia e nella finanza, anche quando è chiaro che non funzionano.

Vi lascio solo immaginare quale sarà l’esito finale.

L’emergenza “ambientale”

Diversi scienziati scoprono che la Terra sta subendo un cambiamento climatico veloce, e questo potrebbe modificare le condizioni di vita sul pianeta.

La politica viene a conoscenza di questo problema ambientale, ma inizialmente decide di non occuparsene per calcolo elettorale, segretando la notizia.

Gli scienziati disubbidiscono informando la popolazione in televisione, alcuni esponendo il problema in modo cauto, altri raccontando la cruda verità ma diventando per questo lo zimbello del web.

Per mero interesse politico, il Presidente degli Stati Uniti decide di occuparsi del cambiamento climatico, dando  agli scienziati più cauti l’incarico di tranquillizzare la popolazione.

Inizialmente la soluzione individuata è di tipo tradizionali, i cambiamenti sono naturali e ci si può difendere con azioni locali, assecondando i cambiamenti climatici nel pianeta.

Ma l’operazione viene però annullata, preferendo una soluzione innovativa e tecnologica proposta dalle multinazionali, con la collaborazione di scienziati premi Nobel di fama mondiale.

Le multinazionali elaborano soluzione costosissime per ridurre l’emissione di CO2 al solo scopo di ricavarne enormi vantaggi finanziari, senza alcuna verifica scientifica rigorosa.

Il mondo si divide ormai tra chi vorrebbe la soluzione tradizionale che assecondo i cambiamenti climatici sempre avvenuti sulla terra, e chi invece sostiene incondizionatamente la soluzione innovativa e tecnologica di ridurre le emissioni di CO2 da parte dell’uomo.

Il mainstream, la politica e la scienza ufficiale lanciano lo slogan “Don’t look climate”, che significa letteralmente “Non guardare il clima”, anche quando ormai è chiaro che la temperatura sta calando.

Fiducia cieca nella scienza e nella tecnologia, anche quando non è sufficientemente testata.

Vi lascio solo immaginare quale sarà l’esito finale.

Cosa possiamo fare

Il mondo è governato dall’avidità e dalla stupidità.

Poche persone già enormemente ricche, utilizzano il loro grande potere finanziario e i loro grandi mezzi tecnologici, per aumentare senza limiti il loro controllo sul restante 99% dell’umanità.

Hanno piena fiducia nella tecnologia e nella finanza, per cui elaborano soluzioni al solo fine di sfruttare il resto della popolazione, sottraendo loro sempre più energia e lavoro.

Utilizzano la comunicazione mainstream per inventare di sana pianta nuove emergenze e convincerci che solo loro hanno le soluzioni innovative e tecnologiche per uscirne.

In realtà sono solo sistemi per aumentare la ricchezza di poche persone a scapito di tutti gli altri.

Queste le fandonie fatte circolare nel nuovo millennio:

  • Facciamo il vaccino per non diffondere il virus e … “Don’t dubt vax”;
  • Riduciamo il debito per favorire la ripresa e … “Don’t look money” ;
  • Riduciamo la CO2 per evitare il surriscaldamento terrestre e … “Don’t look climate” .

Questi slogan hanno come unico obiettivo quello di convincerci a “Don’t look reality”, cioè “Non guardare la realtà” anche quando la verità sta emergendo come palese a tutti.

La storia ci insegna che non dovremmo mai avere “fiducia cieca nella scienza e nella tecnologia”, soprattutto quando viene decisa dalla finanza e neanche avere “fiducia cieca nella politica” quando adotta soluzioni a favore della finanza, soprattutto nei casi in cui queste soluzioni non sono state sufficientemente testate.

La stupidità e l’ingordigia condiziona le decisioni dell’aristocrazia finanziaria che governa il mondo, quella che Karl Marx descriveva così nei suoi scritti giovanili sul 1848 francese:

Mentre l’aristocrazia finanziaria fa le leggi, dirige l’amministrazione dello stato, dispone di tutti i pubblici poteri organizzati, domina l’opinione pubblica con i fatti e con la stampa, in tutti gli ambienti si spande l’identica prostituzione, l’identica frode svergognata, l’identica smania di arricchirsi non con la produzione, ma rubando ricchezze altrui già esistenti.

In realtà, rispetto ad un secolo e mezzo fa, la situazione è molto peggiorata a causa della dimensione che i mercati finanziari hanno raggiunto e dell’influenza che hanno rispetto all’economia reale ed alle politiche degli Stati.

A noi il compito di guardare la realtà dei fatti per evitare gli inganni del mainstream.

Dobbiamo resistere, unirci e combattere.

Perché LORO non molleranno facilmente, ma NOI NON MOLLEREMO MAI.

© Fabio Conditi – Presidente dell’associazione Moneta Positiva

http://monetapositiva.it/

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Presidente dell'Associazione Moneta Positiva per la riforma il sistema monetario e la realizzazione di una moneta di proprietà dei cittadini e libera dal debito. Ingegnere edile, specializzato in progettazione architettonica e strutturale, da anni studia il sistema economico e monetario attuale, analizzando le cause della crisi economica e le soluzioni concrete e realizzabili per uscirne. Relatore in più di 150 incontri pubblici in tutta Italia, anche nelle istituzioni (2 alla Camera e 2 al Senato), ai quali hanno partecipato più di 10.000 persone. Ha realizzato anche corsi, spettacoli teatrali, interviste e trasmissioni alla radio e in TV, oltre che articoli e libri sui temi economici e monetari. Maggiori informazioni nel sito Moneta Positiva: https://monetapositiva.it/