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Nel 2021 possiamo solo migliorare …

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Il 2020 è stato sicuramente il peggior anno del nuovo millennio, tanto che nel 2021 possiamo solo migliorare. Se qualcuno un anno fa ci avesse raccontato ciò che sarebbe successo, parliamoci chiaro, non gli avremmo mai creduto.

Ma nella sfortuna, proprio a causa di questa emergenza economica e sanitaria, l’umanità è stata costretta ad affrontare una crisi senza precedenti che ha provocato, volenti o nolenti, un cambio di paradigma altrimenti impensabile.

Prima del 2020 l’intera umanità era bloccata da anni all’interno del paradigma del “debito”, che impediva la risoluzione dei problemi economici perché ci obbligava a politiche di austerity e riforme strutturali, che in realtà hanno solo prodotto un peggioramento della crisi economica.

Prime avvisaglie nel 2019

Che questo modo di affrontare le crisi economiche fosse sbagliato, ormai lo avevano capito tutti, come ho illustrato in questo articolo del settembre 2019 https://comedonchisciotte.org/la-moneta-e-un-bene-pubblico-che-appartiene-alla-gente/ dove ho riportato le dichiarazioni ufficiali di autorevoli esponenti dell’Unione Europea, molto prima che arrivasse la pandemia a chiarire il significato di queste parole:

  • Mario Draghila politica monetaria da sola è insufficiente per far ripartire l’inflazione e la crescita dell’Eurozona … noi abbiamo fatto il nostro, ora tocca ai governi. … la politica fiscale deve diventare lo strumento principale per aumentare la domanda interna”;
  • Christine Lagarde “la Bce deve ascoltare e parlare con i mercati, ma non farsi guidare da essi; deve anche ascoltare e comprendere le persone, perché una moneta è in fin dei conti un bene pubblico che appartiene alla gente”;
  • Ursula von der LeyenServe una Europa più sociale, con un meccanismo di riassicurazione europea della disoccupazione e un quadro per un salario minimo su scala europea … dobbiamo garantire un salario minimo che consenta una vita dignitosa … servono riforme e investimenti … dobbiamo far sì che possa essere utilizzata tutta la flessibilità prevista dalle regole … non è il popolo che serve l’economia, ma è l’economia che è al servizio del nostro popolo”;

Per un cambiamento così radicale delle politiche economiche degli Stati, serviva un catalizzatore, che giustificasse questo repentino ed insperato cambio di paradigma.

La crisi sanitaria ed economica del 2020

Per una “curiosa” sincronicità, alla fine di febbraio del 2020, nello stesso momento in cui è iniziato il crollo dei mercati finanziari, è arrivata puntualmente la crisi economica legata alle restrizioni per l’emergenza pandemica, che ha permesso di giustificare un forte e deciso intervento delle banche centrali.

Da allora le principali banche centrali del mondo hanno creato enormi quantità di denaro dal nulla per comprare non solo Titoli di Debito degli Stati, ma anche grandi quantitativi di titoli azionari sui mercati finanziari, che hanno impedito il crollo e amplificato le bolle speculative.

Ma ci si è anche resi conto che queste politiche monetarie non erano sufficienti per l’economia reale, nella quale era necessario immettere nuovo denaro direttamente in mano alle famiglie ed alle imprese, altrimenti avremmo avuto una crisi economica ben peggiore di quella del 2007-2008.

Improvvisamente tutte le regole che fino ad oggi avevano caratterizzato la narrazione mainstream, sono diventate obsolete, nessuno parlava più di politiche di austerity, di vincoli di bilancio o di deficit. Insomma, ci siamo accorti tutti che il Re è nudo, perché si è scoperto che il denaro si può creare dal nulla e quindi il debito non è mai un problema, visto che si può “monetizzare”.

I cambi di paradigma del 2020

Durante il 2020, quindi, sono avvenuti tre radicali cambi di paradigma che erano impensabili un anno fa, perché accuratamente occultati nella comunicazione mainstream:

  • per uscire dalla crisi economica, è necessario immettere denaro direttamente nell’economia reale con la spesa pubblica, come viene fatto da anni nei mercati finanziari per evitare il crollo;
  • per stimolare la crescita economica, il denaro si può creare dal nulla, come viene fatto da anni per alimentare la bolla speculativa nei mercati finanziari, a vantaggio di meno dell’1% della popolazione mondiale più ricca;
  • per sostenere le politiche fiscali degli Stati, il debito pubblico può essere aumentato senza problemi se viene monetizzato, come viene fatto da anni con i titoli sui mercati finanziari;

Come abbiamo sempre cercato di spiegare anche ai più riottosi, in conclusione il 2020 ha fatto capire a tutti che il denaro è necessario all’economia, che lo Stato lo può creare e che il debito non è mai un problema se può essere monetizzato.

In questo clima di cambiamento radicale di paradigma, ci sono state molte altre sincronicità nel 2020, perché siamo riusciti ad ottenere in Italia risultati politici straordinari che erano impensabili più di un anno fa.

Le proposte Moneta Positiva

Vediamo di elencare le proposte dell’associazione Moneta Positiva che sono diventate Legge o che lo stanno diventando.

Banca Pubblica degli Investimenti

Della necessità di avere una Banca pubblica parliamo da anni, ma solo nel 2019 abbiamo scoperto che lo Stato italiano una banca pubblica ce l’ha già, ed è la MCC, cioè il Medio Credito Centrale, che è di proprietà al 100% di Invitalia, che è a sua volta di proprietà al 100% del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Ne abbiamo parlato pubblicamente nel convegno al Senato del 16 luglio 2020 (questo il video nel punto in cui ne parlo https://youtu.be/VcgOQGRU654?list=PL3f726pKU1nuoOyRomQwyf84pYOfrapIr&t=1709).

Dopo diversi mesi, all’inizio del 2020, con il Decreto-Legge n.142 del 16 dicembre 2019 (approvato definitivamente al Senato il 6 febbraio 2020), viene avviata la trasformazione di MCC in una vera e propria Banca degli Investimenti per fonderla con Banca Popolare di Bari (e noi speriamo anche con Monte dei Paschi di Siena).

Moneta fiscale

Della moneta fiscale sono anni che ne parliamo in tutti i convegni fatti nelle istituzioni, sia nei due convegni alla Camera dei Deputati nel 2016 e nel 2018, che soprattutto nei due convegni al Senato del 2019 con la senatrice Sabrina Ricciardi.

Finalmente il 25 marzo 2020 la senatrice Sabrina Ricciardi ha depositato il Disegno di Legge n.1769 su una piattaforma elettronica SIRE per la cessione di crediti d’imposta (come quelle per ristrutturazioni edilizie, ecobonus e sismabonus) http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01156391.pdf

Fortunatamente con il Decreto-Legge “Rilancio” n.34 del 19 maggio 2020 (approvato definitivamente al Senato il 16 luglio 2020), viene istituito il Superbonus 110% che per la 1° volta permette la cessione a tutti del credito d’imposta, che in questo modo diventa uno strumento molto simile ad una moneta fiscale.

Nazionalizzazione dell’ILVA

Abbiamo scritto una lettera il 10 novembre 2019 a Giuseppe Conte per illustrare la nostra proposta per la nazionalizzazione dell’ILVA, utilizzando il Medio Credito Centrale di proprietà al 100% di Invitalia, che è di proprietà al 100% del Ministero dell’Economia e delle Finanze. https://comedonchisciotte.org/conte-e-la-soluzione-ilva/

Dopo poco più di un anno, il 10 dicembre 2020, è stato firmato un accordo tra ArcelorMittal (che controlla AM InvestCo) e Invitalia (di proprietà 100% del MEF e proprietaria al 100% di MCC) per la nazionalizzazione dell’ILVA, attraverso l’acquisto da parte di Invitalia delle quote maggioritarie di AM InvestCo.

Piano di Rinascimento Economico

Il 25 marzo 2020 abbiamo inviato a Giuseppe Conte le nostre proposte per il Piano di Rinascimento Economico, in modo da dare il nostro contributo alla risoluzione della crisi sanitaria ed economica, di cui si vedevano già i contorni nonostante in Italia fosse solo agli inizi. https://comedonchisciotte.org/rinascimento-economico-un-vaccino-contro-le-crisi/

Questo piano è costituito da tre proposte integrate in una unica piattaforma elettronica, due delle quali sono in corso di realizzazione come abbiamo visto per la banca pubblica e la moneta fiscale, mentre la terza, costituita dai Conti di Risparmio, è ancora oggetto di dibattito politico.

Come abbiamo già evidenziato in un articolo precedente https://comedonchisciotte.org/piano-di-autofinanziamento-interno-per-litalia/, Mario Turco, diventato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con deleghe alle politiche economiche e agli investimenti, ha più volte espresso il suo desiderio di realizzare un Piano di Autofinanziamento Interno che è molto simile al nostro Piano di Rinascimento Economico, perché entrambi costituiti da Banca Pubblica MCC, Moneta Fiscale e Conti di Risparmio.

Inoltre il 23 settembre 2020 la senatrice Sabrina Ricciardi ha depositato il Disegno di Legge n.1945 su una piattaforma elettronica integrata che gestisca non solo i Crediti d’imposta, ma anche il Credito bancario di MCC e i Conti di Risparmio. http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01179139.pdf

Cosa possiamo aspettarci nel 2021

Una volta che siamo diventati consapevoli che il denaro è necessario all’economia, che lo Stato lo può creare e che il debito non è mai un problema, io credo che non sarà più possibile tornare indietro, possiamo solo evolvere verso altri paradigmi.

C’è un paradigma negativo che è quello che viene proposto dalle stesse persone che ci hanno imposto per anni politiche di austerity e riforme strutturali inutili e dannose, che è rappresentato ufficialmente dal “The Great Reset” ma nasconde al suo interno uno strumento che toglierebbe definitivamente agli Stati la sovranità monetaria che hanno ancora: la CDBC (Central Bank Digital Currency), cioè una moneta emessa direttamente dalle banche centrali senza alcun controllo da parte degli Stati. Dovremo opporci in tutti i modi a questa soluzione, ma ha tanti e tali problemi che difficilmente si realizzerà.

Ma c’è anche un paradigma positivo, che è quello iniziato in Italia proprio nel 2020 e che si basa sostanzialmente sulla consapevolezza che lo Stato ha ancora il potere di utilizzare la tecnologia e l’innovazione, per creare nuovi strumenti di scambio a valenza fiscale e monetaria.

In questo modo è possibile rilanciare l’economia utilizzando le nostre risorse interne e senza essere obbligati ad indebitarsi con soggetti esterni ai suoi confini. Evitando di ricorrere a strumenti di debito ricattatori come il MES.

Possiamo vedere il 2020 come l’anno della semina, della preparazione del terreno per far crescere nel 2021 una nuova “cultura”, caratterizzata da questi tre cambi di paradigma su di noi, sull’economia e sulla società :

  • mettere al centro dei nostri obiettivi il benessere equo e sostenibile per tutti;
  • pensare all’economia come ad uno strumento per soddisfare i bisogni delle persone;
  • credere che la società sia il luogo in cui queste persone realizzano i propri sogni.

Nel 2021 abbiamo una occasione straordinaria di progettare e realizzare il nostro futuro e migliorare la vita nostra e dei nostri figli, ma dobbiamo essere uniti e consapevoli.

Perchè LORO non molleranno facilmente, ma NOI NON MOLLEREMO MAI.

Fabio Conditi 

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Presidente dell'Associazione Moneta Positiva per la riforma il sistema monetario e la realizzazione di una moneta di proprietà dei cittadini e libera dal debito. Ingegnere edile, specializzato in progettazione architettonica e strutturale, da anni studia il sistema economico e monetario attuale, analizzando le cause della crisi economica e le soluzioni concrete e realizzabili per uscirne. Relatore in più di 150 incontri pubblici in tutta Italia, anche nelle istituzioni (2 alla Camera e 2 al Senato), ai quali hanno partecipato più di 10.000 persone. Ha realizzato anche corsi, spettacoli teatrali, interviste e trasmissioni alla radio e in TV, oltre che articoli e libri sui temi economici e monetari. Maggiori informazioni nel sito Moneta Positiva: https://monetapositiva.it/